Scrittrice di romanzi, biografa, poetessa, giornalista e donna di teatro, Agata Tuszynska è una delle personalità più in vista della letteratura contemporanea polacca. Già nel 1994, la sua biografia del premio Nobel della letteratura Isaac Bashevis Singer è accolta con entusiasmo all’estero, specie negli Stati Uniti, per lo stile innovatore, la forza e l’originalità. In Rodzinna historia lęku (Una storia familiare della paura, 2005, inedito in Italia), rivela il segreto della madre ebrea e analizza la doppia personalità polacco-ebrea in un racconto tra fantasticheria letteraria, reportage storico e cronaca intima. Ćwiczenia z utraty (Esercizi sulla perdita, 2007, inedito in Italia), è un inno alla vita, ma anche all’amore, è il diario della lotta combattuta col marito contro la malattia e la morte. Il suo libro più controverso, Wiera Gran, l’accusata (Einaudi, 2012), racconta il percorso della cantante star del ghetto di Varsavia la “Marlène Dietrich née Grynberg”, accusata di collaborazionismo con i nazisti, attraversando così la storia dell’ultimo secolo e quella di un destino spezzato. Il suo ultimo romanzo, Narzeczona Schulza (La fidanzata di Schulz), è in lizza per il prestigioso premio letterario francese Prix Médicis 2015. Tuszynska è pubblicata in Francia da Grasset e negli Stati Uniti da Knopf.
Con Octogone : Le garçon de la photographie